11 gen 2016

La fognetta


Quella der sor Santini era la migliore: una vita dedicata la sua e quella di sua moglie, persone d'altri tempi, che con il ricavato ci sponsorizzavano persino una squadra di calcio, i cavalieri del sud, il nome della loro società sportiva sede dell'amata fognetta. Di quei tempi magri, le fognette raccoglievano tutta la gioventù esclusivamente maschile (ancora la donna non si era liberata) che per via dell'età rifiutava l'oratorio. L'appellativo derivava dal fatto che in genere questi locali si collocavano ai piani terra dei palazzi, con annesso piano interrato dove c'erano i servizi igienici ed i giochi ingombranti quali ping-pong e biliardo e l'aria condizionata ancora non si usava. Al piano terra dal sor Santini c'erano i flipper, i biliardini, le mangiasoldi americane o slot machines (poi abolite), i tavolini per le carte ed il frigo rifornito dalla pepsicola ed è qui che ci si vedeva per due chiacchiere, una partita a ramino ad una lira al punto o dieci lire al punto per la briscola a chiamata o il quadrilatero, tanto per aspettar l'ora di cena, per la quale inderogabilmente mamma Lavinia pretendeva il rientro. Si parlava della scuola, del futuro sognato, si vedevano in giro le prime chitarre, i capelli lunghi ma non ho più rivisto nessuno di quei ragazzi nel mio lungo cammino, molti credevano alla mitica Joan alle parole dell'amata "we shall overcome" con le quali lottammo per far si che libertà, uguaglianza e dignità non restassero parole vuote. Con la realtà che ci circonda se vado a rivedermi quel viso magicamente bello della Joan, preferisco ascoltarmi qualcos'altro di suo per restare dignitosamente giovane almeno nel pensiero, così come auguro a tutti voi che mi leggete.

   
Ragazze fate attenzione a non ingoiare i semi di cocomero

4 commenti:

Mariella ha detto...

Uhm, un post amarcord. Non so dirti se era poco più di un buco il bar sotto casa dove a volte, di nascosto, mi intrufolavo, mal vista essendo femmina, per poter giocare col flipper. Resistevo il più possibile fino a quando qualcuno da casa non mi veniva a recuperare.

Oggi ci sta tutto, visto che un altro grandioso artista (Bowie)ci ha lasciato, questo tuo ricordo di Joan Baez.

giovanotta ha detto...

me piacciono ste nostalgie :) comunque tu SEI giovane non dimenticarlo diciamo meglio, diversamente giovane
ma quante cose se so perse i ragazzi e le ragazze di oggi?
ma che ne sanno, ficcati il sabato nelle discoteche che te spaccano i timpani o d'estate in fila in macchina per vedere un pezzetto di mare,
e seduti in pizzeria tutti coll'occhio all'uotsap..
spero che non tutto sia perduto
ciao

fracatz ha detto...

hè sì Giò, come li conosci bene anche tu e poi per la fretta continuano ad ingoiare i semi quando mangiano l'anguria
specialmente le femmine

@enio ha detto...

bei ricordi veramente di tempi non più recenti... noi passavamo il tempo nel bar dei Tram li a Brugherio ascoltanfo un JukeBox e giocando a scala quaranta... in attesa de rimorchìà na bella pollastrella... tutte de lì dovevano passa pe comprasse el bijetto!