27 lug 2009

Supplica all’anima delli mejo mortacci tua


Composta in favore di un bravo artigiano, che ha sempre il conto in rosso riuscendo a mala pena a sopravvivere ed a pagarsi il mutuo di casa (in effetti per lui, qui  in taja,  sarebbe previsto di alloggiare al campo nomadi)

Cara l’anima de li mejo mortacci tua e del bobbolo a camere riunite o separate, che te consente de prosperà imperterrita nella nostra amata terra de bananas, possibile che ogni anno de sti tempi me devi da mannà la solita lettera in cui me accusi de esse un cittadino disonesto e ladro, perché ho omesso i tributi 74q87°, 24x15c e 33a14 comma C) e comma B) (quest’ultimo solo per gli anni di siccità), relativi ai redditi di 3 anni orsono??
Cara l’anima etc., tu dovresti sapere che sei sul mio groppone  per più del 50% e che se me fai perde la mattina per andare a ritirare le tue raccomandate ed il pomeriggio per portarle da quell’altro parassita che grazie a te prospera sulle mie spalle e che si fa chiamare kommercia-a-vista, vai a pregiudicare la nostra connivenza.
Già mi hai messo fuori mercato rispetto a tutti quelli che operano in nero (extracomunitari e impiegati statali), laddove il cliente non necessita di fattura, ma così rischi di farmi morire anche rispetto alle ditte più grandi se mi fai fare gli stessi tortuosi percorsi fiscali. Infatti il contabile mi ha già detto che come per le altre volte, noi abbiamo pagato tutto e come al solito lui pretende 150 euri da me, per poter venire da te, a perdere la Sua mattinata, mostrarti le carte e dimostrare la mia ragione.
Certo che posizionandomi tra l’incudine ed il martello non dimostri alcuna gratitudine nei confronti di chi mantiene te, o grande anima de li mejo mortacci tua, e tutti quelli che ti consentono di prosperare.
Ma io dico, o beatissima anima etc., dopo 10 e più anni che siamo in società e che tu hai constatato che quello è il reddito che lavorando come un matto con le mie due mani di artigiano io riesco a generare euro più o euro in meno (quest’anno è di magra), ma perché ad inizio anno non mi chiedi una cifra fissa per rinnovarmi una diciamo ipotetica licenza, dopodiché TU (col tuo valore aggiunto) pensi a distribuirla tra i vari uffizi, (inps, inail, cc, com, reg, prov, catz). Facendomi almeno risparmiare tutti i soldi per questi pezzi di carta e per il contabile, che non aggiungono nulla in più alla ricchezza prodotta dal mio lavoro?
A meno che tu, cara anima etc, non fosti creata proprio per far arricchire i contabili.

2 commenti:

caneghira ha detto...

che dire, se gli artigiani non avessero coraggio ad andare avanti ed ingegno per poter sopravvivere la "cara anima etc." si dovrebbe inventare qualcos'altro ma avrei il timore ke seguirebbe sempre e solo i soliti "piccoli"! :(

lorypersempre ha detto...

Perchè? Perchè oltre al danno ci vuole la beffa, ecco.
Io ho la "fortuna" di essere una dipendente pubblica discretamente povera quindi il 730 riesco a farmelo da sola, però ho perso il conto delle ore sprecate a controlalre e rispondere a false proteste, false bollette, falsi solleciti, ecc, più o meno statali...
Leela