30 mag 2007

Le chiacchiere

Le bone parole. Seguire i dibattiti televisivi per cercare di penetrare la personalità dei vari interlocutori a volte può essere esercizio valido e giustificativo del tempo speso a discapito  di altre attività produttive. Ma non fatevi attrarre dalle parole o dagli atteggiamenti espressivi per qualificare una persona, verificate i fatti: c’è gente abituata da generazioni a sparà cazzate in maniera credibile, disposta a passare sopra cadaveri di amici e parenti pur di arrivare . Come direbbe il vecchio: “E chiacchiere nun riempiono la pansa”. Questo in risposta al politico che ieri a sera si diceva disposto a collaborare al bene dell'Italia abolendo le provincie. Ma se non l'hai fatto quando sei stato alla greppia per 5 anni in maggioranza assoluta mo' vorresti che la sinistra che vive de ste piccole mollichelle te venga incontro per bene dell'itaia?

2 piccole cose

La civirtà dei popoli. Ah se se potesse misurà dar numero dei commercialisti, dalla quantità di agenzie per rilascio certificati e dar numero dei canali televisivi pubblici !


 


 Il perdono. Mò avete rotto er catzo co ste penurie carcerarie con TV ed acqua calla in camera. Campi de lavoro o palla de piombo ar piede e pane ed acqua pè tutti. Capitooo?? Chiarooo??

La RAI

 Le cose vanno male, ce sò debiti da ripianà: aumentate er canone e fatela finita co sta lagna!

Caro compagno tu lavori e io magno

Li papponi.  Sò tanti purtroppo, studiano la notte come depredà chi produce reddito, te se affiancheno e teli ritrovi in groppa e tu de sotto a datte da fà a produrre. Non contenti, pè facilitatte la  vita te danno er ritmo cò nuovi adempimenti, nuovi impicci duri da capì anche ai più esperti. Per esempio quarcuno me sà dì perchè la camera de commercio, solo per mantenere il nominativo di una ditta nei suoi registri si fa pagare una bella cifretta de euri ogni anno che il Signore ci manda?

Le semplificazioni legiferate

La semplificazione. Ci sono in giro caporioni che semplificano emettenno nuovi editti  che certamente li faranno ricordare nei secoli futuri. Per semplificare bisognerebbe a mio avviso annullare gli editti emessi negli anni passati oppure visto che questo sarebbe faticoso, aggiungere poche righe alla legge sull’autocertificazione dicendo che essa è valida per tutti gli adempimenti richiesti al cittadino dai vari uffici creati via via negli anni  a sua insaputa. Si dovrebbe aggiungere anche due righe riguardanti eventuali false dichiarazioni e cioè: campo di lavoro forzato per 5 anni oppure mazzata pecuniaria (pene entrambe certe, dirette e non solo paventate).

Un altro sistema sarebbe quello di sgravare il cittadino e gravare tutti gli adempimenti chiesti su quelli uffici che li richiedono, pretendendo dal cittadino solo il codice fiscale e la spesa totale necessaria.

Io preferirei vivere in uno stato dove si dà ampia fiducia al cittadino, ma con certezza della pena in caso di fuorvianze. Questo in genere avviene nei popoli di religione protestante, o al sud tra ebrei od arabi (occhio per occhio, taglio degli arti, lapidazioni etc..)   noi purtroppo semo orientati al  perdono cristiano (abbiamo perso tutto dei latini) e quindi, siccome sappiamo che tutto è perdonabile ingolfiamo gli uffici di carte, stronzate, certificati, il tutto per essere sicuri che la parola data è quella giusta. Ma figurati se il delinquente poi non riesce a procurarsi un certificato falso.

Case al bobolo

La casa pubblica.  Commovente come ancora esista gente, certamente in buona fede, vuoi per ignoranza dei problemi vuoi per ottimismo estremo e scambista, che ancora pensa di risolvere il problema casa con la costruzione di case popolari. Non sono bastati anni ed anni di storie sulle distribuzioni, occupazioni, vendite, sostituzioni di serrature etc. etc. e poi nella vita anche un miserabile può avere un colpo di fortuna, basta vedere le belle macchine parcheggiate sotto le suddette case popolari, sì ma la casa mica la cede a chi ha più bisogno di lui. Se uno ha deciso di fare il barbone su questa terra, non gli risolvi il problema dandogli in uso una casa popolare, prima o poi la distruggerà. Se invece vuoi aiutare la coscienza del popolo, insegnagli che tutto può accadere, dagli una casa a riscatto con mutuo quarantennale garantito dallo stato, responsabilizzalo e rendilo partecipe.  

Pantaloni giù

Communicazione. Il più grande comunicatore di tutti i tempi? Silvio, direbbero i più ! Macchè, colui che ha stabilito che andare in giro coi pantaloni calati e ombellico al vento è icciziunale veramente. Voi che sete informati di tutto, sapreste dirmi il nome? Vorrei tanto congratularmi e dedicargli un ode. Povere testine senza sale, poveri genitori e quante famije arruvinate. 

Interessi vitali

Gli interessi vitali.  Da tempo appare in TV una roscetta dalla lingua assai forbita che non risparmia nulla agli attuali caporioni cosiddetti di centro sinistra e mena tortorate a tutto spiano. Ieri l’ha sparata grossa però contro l’intelligenza media, affermando che si potrebbero risparmiare un sacco di miliardi sul costo della politica ed aprirci tanti asili nido. Mintchia! A parte che chi la paga in 5 anni ne avrebbe potuto risorve de storture, ma poi, se se comincia a tajà le mani a chi sfrutta l’esigenze primarie del bobolo non se può poi sapè come va a finì co tutti l’antri sfruttatori.

Interessi primari

 Report. Ahoo mo basta co sta trasmissione la domenica a sera ! E’ come un pugno allo stomaco che te lascia sveglio tutta la notte, e poi domattina bisogna arzasse allegri e annà a produrre il reddito pe fallo sciupà ai papponi. O la spostate al sabato o chiudetela sta catzzo de trasmissione che a noi miserelli nun ce serve.

Il pubblico impiego

Le prebende.  Incalzati da tutte le parti, leggo oggi sul corriere la proposta di un politico toscano di abbassare a 10.000 euri al mese per TUTTI gli eletti a qualsiasi livello il compenso mensile, senza specificare il giornalista (forse in buona fede) se lordi o netti: probabilmente netti, perchè questa gente non si rende neanche conto di quanto si spende in contributi sociali. Io non ho nulla da recriminare sui compensi dei lavoratori, avendo la sfortuna di aver sempre lavorato per ditte private, quindi se nel pubblico non si riesce a capire che la retribuzione deve essere legata almeno ad un minimo di produttività si potrebbe paragonare questa gente ad operai al primo livello di apprendistato per i quali 10.000 euri parrebbero veramente una sproporzione. Perchè invece non si sentono voci provenienti dall’ambiente in cui si lanci la proposta di legare la retribuzione ai risultati raggiunti dal gruppo in rispetto dei bilanci, nello stroncare le truffe, nel soddisfacimento dei bisogni della gente , etc..etc.. Per esempio a Napoli dove la gente vive nella monnezza gli amministratori dovrebbero guadagnare come in Toscana ?

Tette e tettarelle

Ricordi.   "Donne senza tette non governeranno mai il mondo!"   Più o meno così potrebbe tradursi in Italiano questo vecchio detto inglese che da ragazzo lessi grafitato in un bagno del Boulderado hotel in quel lontano paese nel Colorado con l’immancabile italianissimo “il catzzo del toro fuggito dal gregge nel cul si conficchi dell’imbranato che qui legge”. Mi colpì così tanto la saggezza anglofona contro la sgangherataggine goliardica della nostra frase cameratesca, che ancora dopo 30 e più anni ne ho ricordo. Comunque tutto finisce sulla terra ed anche per questo detto così vero a quei tempi, grazie all’era delle protesi al silicone credo non ci sia più spazio dietro le porte dei cessi americani. (Ma è possibile che il catzzo del toro possa essere giunto persino in america? Ma chissà la situazione nei paesi orientali che purtroppo non ho mai visitato)    

25 mag 2007

Le leggi

 Il nostro è un vecchio paese con milioni di leggi e regolamenti. Tutto è regolamentato, lo scorrere della vita sociale così avviene in modo altamente civile. Abbiamo leggi internazionali, comunitarie, statali, regionali, provinciali, comunali, militari, stradali, etc. etc., persino i saldi nei negozi sono regolati per legge, guai a saldare merci al di fuori del periodo autorizzato. E’ per questo che la nostra civiltà è superiore, ma forse destinata all’estinzione. Pensavo questo nell’osservare con gioia la scena della zingarella che questa mattina nel bus 128 (il bus dei rom) allattava un bel pargolo paffutello. Entrambi mezzi nudi visto il gran caldo improvviso qui a Roma, lei sui 14, 15 anni che tranquillamente parlava con le coetanee ed il bimbo in soli slip semiaddormentato che pendeva dal suo seno. Ecco, verrà li tempo in cui l’evoluzione umana sarà riservata solo a pochi elitari il resto sarà una razza di umanoidi e tutti saranno felici fintantochè riusciranno a realizzare i disegni della propria mente. Ma entrambe le razze possederanno un’anima di pari dignità?

21 mag 2007

Il fumo dei paraculi

Trouble finder e trouble fixer  Al mondo esistono 2 categorie di persone utili: alla prima appartiene gente capace solo di scoprire malfunzionamenti mentre nella seconda ci sono le persone dalle capacità di por fine ai disagi e riparare tutto ciò  che va storto.
Il trouble finder è fiero della sua parte, vanitoso, ama sottomettere gli altri e per farlo è capace di studiare giorni e giorni una persona, una personalità, un processo, appostandosi nottetempo o pedinando e intrufolandosi tra i derelitti con abiti dimessi (come quel famoso papa che si aggirava per le osterie romane per sondare gli umori dei suoi sudditi) e solo quando è sicuro del malfunzionamento punta il dito e dice: “Non possumus”  nel senso di non possiamo continuare ad ignorare questo malfunzionamento e lì si ritiene soddisfatto e termina il suo compito. In genere il trouble finder nella vita lavorativa fa il quadro o il capetto e nelle aziende private non accede mai alla carriera manageriale mancando totalmente di intelligenza politica, infatti per lui il malfunzionamento esiste ed è assolutamente vero.  Il bravo trouble finder conosce i suoi limiti e sa circondarsi di ottimi trouble fixer così da poter rendere un servizio alla propria azienda da cui tutti traggono sostentamento.
 Il trouble fixer ha delle capacità cognitive, spirituali ed intellettive superiori al trouble finder, ma in genere è così pigro di carattere e presuntuoso per le sue capacità che, pur scovando più rapidamente malfunzionamenti ed altre situazioni strampalate, se ne fotte e necessita sempre di essere stimolato e sottomesso dal trouble finder per poter trovare soluzioni risolutive. Il troble fixer ha una retribuzione più bassa di quella del suo collega e capo trouble finder, infatti l’azienda privata riconosce tutti i meriti al finder perchè questi è disposto a tutto (anche azioni ignobili)  pur di incrementare il suo stipendio.  
Nell’azienda pubblica, purtroppo non mi pare che ci siano trouble fixer, tutti vogliono fare i finder in quanto sanno che i finder hanno lo stipendio più alto e quindi i problemi della collettività vanno avanti e con gli anni ingigantiscono. I manager preposti nell’attività pubblica non hanno poteri da liberarsi dagli incompetenti , nè la possibilità di dare carta bianca a chi volesse autonominarsi in campo, (abbassandosi lo stipendio), trouble fixer
Tutto ciò per dare una spiegazione all’allarme lanciato dal nostro sig. prefetto  sull’orda dei barbari ROM che si va abbattendo su Roma e che non trovano più spazio nelle patrie galere (così dice).

17 mag 2007

L'Euro, che invenzione

EURO Ovunque la gente si lamenta per lo scarso valore dell’euro, nessuno dei mass media si degna di dare uno straccio di spiegazione (al contadino nol fa sapere …) ora ci provo io:
supponiamo che uno ha un debito di 10.000 lire ed ha l’opportunità di stabilire il cambio con una futura moneta (l’Euro) di sostituzione; se dice che 1 Euro vale 1000 lire si ritrova con un debito di 10 euro, se dice che 1 euro vale 2000 lire ecco lì che Lui si ritrova con un debito dimezzato e di soli 5 euro. Voi che siete furbi potreste obiettare vabbè ma allora poteva fa il cambio a 3000 lire o di più ed il debito sarebbe ulteriormente calato. A Voi che siete furbi posso dire che se avessero cambiato a cifre superiori il trucchetto sarebbe stato troppo evidente e sarebbe stato difficile giustificare la triplicazione dei loro stipendi nell’arco dei 2 – 3 anni, come invece tutti i caporioni hanno potuto facilmente fare per raddoppiarseli tranquillamente dall’entrata dell’Euro e mantenere inalterato il loro potere di acquisto.


1 capsula dentistica da 1 milione a 1000 euro, una visita specialista da 150-200 mila lire a 150-200 euro,  un metro quadro di casa da 2 milioni a 2000 euro, ingaggi per artisti e manager salva-patria raddoppiati, e per fortuna che per i più disgraziati ci sono le bancarelle dei cinesi e tutta l'economia sommersa a calmierare, altrimenti con tutti gli altri cani bastardi pronti a strapparsi l'osso di bocca, cosa resterebbe?


  Ovunque lamentele! d’altronde che succedeva con la liretta? Servivano soldi da distribuì agli amici? e vai cor torchio, vai co la rotativa, ogni giorno se sfornavano un ber mucchietto de soldini, se emettevano un po’ de titoli de Stato e a pagà poi ci avrebbero pensato le future generazioni! Quando er trucchetto era sgamato dai nostri partners esteri co na piccola svalutazione se rimettevano a posto le cose e vai cor tango. Adesso invece pè distribuì Euri agli amici er torchio so costretti a usallo sui lavoratori i quali a ragione se lamenteno e vorrebbero tornà alla vecchia liretta che tanto li faceva sognare, specialmente quando i genitori a fine anno distribuivano gli interessi ricevuti sui quei bistrattati titoli de stato e grazie ai quali era festa grande per negozianti, ristoratori e tutti quelli addetti alla raccolta. Adesso invece la festa la fanno solo i gestori di telefonia mobile. E poi che dire, quando le patate stavano a 600 lire il chilo l’erario ce raccapezzava solo 24 lire de IVA, mo che so raddoppiate e stanno a 0,6 euri l’erario ce raccapezza 48 lire ogni kilo, e te pare poco sto raddoppio de entrate solo co’ l’IVA? (però pare che li consumi scennono, er penzionato è passato da una mela a pasto a mezza: bè, poco male, al limite i venditori faticheranno meno pe raccapezzà li stessi utili der buon tempo passato). Ma così anche i contadini saranno costretti a diminuì la produzione, e chi se ne frega de li contadini, che se mettessero 5 pecore per smartì er sovrappiù.

15 mag 2007

Il problema della casa e le chiacchiere

2005 Le case costano troppo, dall’ingresso dell’euro si sono triplicate anche qui in periferia, ed i giovani restano con i genitori, mintchia non si fanno più figli, anche il Papa è preoccupato per la immensa dispersione del seme
Progetto per la soluzione del problema casa a costo zero per i vari enti pubblici, ma ovviamente senza alcun ritorno per chi amministra e meno guadagno per i proprietari terrieri ora favoriti dal piano regolatore
Dopo 20 anni di residenza, anche non continuativi nello stesso Comune, si acquisisce il diritto di acquistare la prima casa in quel Comune. Ed a tale scopo ci si pone in lista all'ultimo posto degli aventi diritto.
I Comuni potranno rilasciare regolare licenza edilizia solo a quei costruttori che riserveranno il 50% dei metricubi da edificare agli aventi diritto all’acquisto della prima casa a costo sociale prestabilito dal Comune di anno in anno (orientativamente per il 2005 sui 1000 euro al metroquadro che con un mutuo di 30 anni consente di pagare meno di un affitto sociale) .
I costruttori potranno vendere l’altro 50% edificato anche in zone diverse del Comune a prezzi di mercato, soltanto dopo aver ceduto la parte costruita a costo sociale al Comune che la paga al prezzo concordato con i soldi presi da un fondo sociale che fornirà poi i mutui agevolati agli acquirenti  bisognosi.
Le tipologie di appartamenti da vendere a costo sociale devono essere di 30 (per singles), 60 (coppie), 90 (famiglie) metri quadri più posto macchina scoperto e gli edifici devono avere le caratteristiche minime di abitabilità.
Gli appartamenti così acquistati potranno poi essere rivenduti negli anni futuri solo al fondo istituito dal Comune  ed al prezzo sociale stabilito anno per anno dal Comune.